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CARA DOMINIkA E I TUO GIOVANI UNITEVI ALLA PACE CONTRO LA GUERRA RUSSIA-UCRAINA

20.09.2022 12:44

Cara Dominika la doppia crisi politica in Italia scuote la Politica in Europa e in Italia dopo la Guerra Russia-Ucraina.

E' necessario però per capire i fatti fare una riscostruzione storica degli avvenimento: d apprima è una Guerra voluta dalla Cina come deterrente Nucleare contro l Europa e l' Unione. Infatti è stata la Cina a istigare il Regime Russo all Invasione dell Ucraina e tutto ciò è avvenuto subito dopo la Diffusione del Coronavirus eleaborato in laboratori Militari Cinesi.

Dopo che Putin per i suoi obiettivi di ricostituzione graduale del Ex Unione Sovietica ha invaso l Ucraina della N.A.T.O, il Segretario Jens Stolberg ha chiarito fin dall inizio che la N.A.T.O. come Patto Atlantico non avrebbe offerto armamenti a all 'Ucraina di Zelensky. E' stato chiarito da numeorosi giornalisti di Geopolitica che la Guerra Russi-Ucraina è stat voluta dagli U.S.A. fin dalle primi combattimenti nel Donbas. E allora cosa ci porta questa guerra? A uno sconvolgimento Politico e indebolimento del Unione Europea.

Col suo carico di tragedia, la guerra in uckraina è una nuova collisione esterna che dopo la pandemia solare, tutt altro che conclusa scuote l Italia prevalentemente nel cuore a Roma e l Imperialismo europeo sul piano politico, istituzionale, economico e ideologico. A livello sia nazionale che continentale, emergono in superficie ritardi, fragilità, vecchie linee di faglia. Allo steso tempo, si rivela con chiarezza anche tutto il potenziale imperialistico di cui la società europea è impegnata.

In una contesa più aspra, tra potenze di stazza continentale, la prospettiva di un esercito europeo torna purtroppo ad apparire irrinunciabile. Si fa largo persino tra i sovranisti di ieri, impegnati a nascondere sotto il tappeto tonnellate di sparate anti-euro e imbarazzanti ambiguità russe. Il mito dell Europa potenza benigna richiede un tagliando. L Ambizione a svolgere un ruolo di potenza d' equilibrio si accompagna aimè a giganteschi piani di riarmo, sostenuti a larghissima maggioranza dalle nuove union sacrè dell' europeismo imperialista.

Una seconda riflessione va fatta tra la Russia e il Mediterraneo allargato. La Guerra in Europa investe storiche direttrici della politica estera italiana. Roma sconta il prezzo del "ventennio perduto" dell imperialismo europeo in materia di Politica Estera e di sicurezza a fronte di una dinamica accelerata della contesa. Ma nche il sovraprezzo delle proprie fragilità e il peso delle sue relazioni con Mosca.

Come per Berlino, anche in Italia il partito russo poggia in primo luogo sulle pluridecennali relazioni energetiche che intercorrono tra Roma e Mosca. Legami strutturali che peraltro non riguardano solo gas e petrolio.

In ogni caso, nella crisi Roma non non ha messo in discussione l allineamento  euroatlantico.

Una terza riflessione che riguarda Te Domika e i Tuoi giovani fa fatta sulla Lotta nella transizione ecologica e sulla politica imperialista europea sul clima. Sono Autore e Studioso della Nonviolenza, del disarmo e dell ecologia profonda e ci siamo interrogati sulle cause della pandemia e sulle alternative possibili aun mondo che era già gravemente malato dalle guerre  edal militarismo. Credevamo di poter restare sani in un Mondo già malato. Tu DomiKa che si Polacca Terra di Papa Voitila vorrei ricordarti che un rpimo contributo al Nostro appello èer un nuovo patto educativo globale è stato promosso nell ottobre 2019 da Papa Francesco per una custodia della Casa Comune Europea e Mondiale.

Si tocca in Italia con mano come la Mobilitazione attraverso ideologie "verdi" sia parte integrante del confronto tra gruppi e frazioni. In questo senso, la vicenda appare come un caso di scuola, un anticipo di una serie di battaglòie future. Da una parte si evoca l' impèatto della transizione ecologica sulla piccola borghesia, sui saliarati e sul "ceto medio" a causa dell'aumento del costo dell'energia, della chiusura degli impianti o della perdita di potere dall'acquisto. E non sfugge come a essere agitato contro il Governo sia lo "spettro" dei gilet gialli" francesi. Dall' altra, si esaltano le ricadute positive della "lotta per l'ambiente" per gli strati proprietari, urbani e plurireddito, nella qualità della vita e nel portafoglio. Il campo di gioco, in ogni caso, è come minimo continentale.

E' gigantesco il combattimento della ristrutturazione elettrica e digitale ambientale. L'irruzione della potenza cinese segna il livello della contesa. Nel vecchio continente sono in prima linea i poteri europei, destinati a uscirne trasformati. E con essi che Roma è chiamata a confrontarsi. Non mancano i timori.

Una quarta e ultima riflessione scaturisce dal fatto che in Quanto Antimilitarista è dal 1995 che vado predicando che l Umanità si trova sull orlo di un Baratro, costituito dal pericolo dello scoppio di una Terza Guerra Mondiale Nucleare e dell'annientamento totale. Le grandi potenze si minacciano, si temono, propongono trattative sugli armamenti, ma la loro strategia di fondo è sempre l'equilibrio del terrore, che può in ogni momento saltare per ragioni imprevedibili. Di fronte a questa situazione di apocalittca drammaticità c'è una soluzione, obbligata: la rivoluzione ecopacifista disarmista basata sulla consapevolezza di una necessaria ragione di terrestitra e amore per il Pianeta Terra. Finora le rivoluzioni, che sono avvenute nella storia antica e moderna, sono fallite, nè il Cristianesimo, nè la rivoluzione francese, nè la rivoluzione russa, che propognavano la fratellanza universale o l'internazionalismo socialista, hanno realizzato il loro scopo di pace e felicità. Ma oggi con l'annientamento all'egoismo degli stati e delle cecità delle politiche di potenza, promosso da noi disarmisti e antimilitaristi è necessità assoluta. Le cause del progresso, della rivoluzione francese e della soparvvivenza si identificano e impongono il superamento degli stati nazionali e l 'eliminazione delle frontiere e degli eserciti.

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